L'ALLENATORE AUTOLESIONISTA
Amministrative,
Berlusconi al Pdl "Abbiamo sbagliato i candidati"
Un
ragionamento che avrebbe provocato sorpresa e fastidio in Letizia
Moratti e Gianni Lettieri, impegnati in due difficilissimi
ballottaggi.
Come si spiega un errore tattico così grave, che
neppure un allenatore di infima categoria commetterebbe alla vigilia
di una partita decisiva?
Ciò che non si spiega alla luce della logica diventa
chiaro e comprensibile alla luce dell’analisi psicologica. Silvio
Berlusconi ha qualche problema col principio di realtà, quando
questa può ferire il suo narcisismo, sminuire il suo senso di
onnipotenza (che lo fa credere legibus solutus), arrecare
offese al suo amor proprio ipertrofico e malato, lesioni alla sua
autorità, sconfitte al suo orgoglio di unico ed insostituibile.
Ed allora, come succede a tutti gli individui deboli,
la cui educazione non ha tenuto insieme la dimensione
affettiva (amore debordante e incondizionato
della madre, nel suo caso) e la dimensione
etico-normativa: la sola capace di formare
individui forti ed equilibrati, e non soggetti deboli come lui,
col suo coté
infantile, profondo, istintivo, automatico, ogni qualvolta è stretto
all'angolo ed ha bisogno di una via d'uscita, attiva i soliti
meccanismi difensivi della menzogna, della negazione freudiana, della
proiezione psicologica, del “travestimento” schizoide. (
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2629072.html
).
Ieri, anche il ministro incompetente dell’Economia,
Giulio Tremonti, aveva usato lo stesso meccanismo difensivo quando ha
contestato i dati dell’ISTAT (citati anche nel ‘post’ di A.
Stille
http://stille.blogautore.repubblica.it/2011/05/25/non-gli-resta-altro-che-la-paura/
). In un altro blog
(http://amato.blogautore.repubblica.it/2011/05/24/le-statistiche-sbagliate/
), ho ‘postato’ questo commento: “Lo
sleale ed incompetente ministro Giulio Tremonti ha qualche problema
col principio di realtà. Gliel’ho anche scritto (
http://partitodemocratico.gruppi.ilcannocchiale.it/?t=post&pid=2607838
).
Si tratta, non tanto, come scrisse tempo fa
Massimo Giannini, di sdoppiamento della personalità alla Dottor
Jekill e Mister Hyde, ma di un suo irresistibile, quasi compulsivo,
invero un po‘ schizoide bisogno di scaricarsi la coscienza delle
conseguenze negative causate dalle sue scelte - passate, presenti e
future- di governo, riferendole ad altri, situandole in un tempo
(ecco allora le sue onnipresenti divagazioni storico-filosofiche) o
in una realtà (ecco allora 2 mesi fa l’allusione alle rivolte nei
Paesi arabi) lontani da quelli sotto il suo controllo e la sua
responsabilità; o negando addirittura le basi reali sottostanti ,
com’è il caso dei dati ISTAT.
Prima ci
libereremo di lui (e del suo Capo) è meglio sarà!”.
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