Le elezioni primarie sono soltanto il primo gradino
1 dicembre 2012 Finalmente Grillo insegue Stefano Menichini
http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/138855/finalmente_grillo_insegue
A ben vedere, le elezioni primarie sono soltanto il primo gradino - la scelta del candidato - di un ritrovato rapporto con gli elettori. Poi verrà il secondo: l'elaborazione del programma. Il terzo saranno le alleanze, in coerenza col programma. Il quarto saranno le primarie di collegio per la scelta dei candidati (perché probabilmente rimarrà il "porcellum"). Il quinto sarà una rivoluzione copernicana: l'apertura di canali strutturali di comunicazione biunivoca tra il vertice e la base (almeno sulle materie importanti), che integri la struttura finalmente pienamente operativa (al Nord, al Centro e soprattutto al Sud) dei circoli territoriali e on-line.
E così Grillo potrà tornare a fare il comico a tempo pieno.
Se vince Renzi...
18 ottobre 2012
Il clima caldo fa bene ai democrat. Le primarie spingono i sondaggi
Renzi porta l’attacco diretto a Bersani: «Sulle regole mi ha deluso». Il Pd alla soglia del 30 per cento
Rudy Francesco Calvo
http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/137846/il_clima_caldo_fa_bene_ai_democrat_le_primarie_spingono_i_sondaggi
link sostituito da:
http://www.europa.dol.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=137846
Che ottimismo e buoni propositi, nei commenti... Io, personalmente, rimarrò, perché ritengo una sciocchezza abbandonare il PD, per una serie di ragioni:
1) anche se - per l'apporto di voti estranei provenienti dal centrodestra o dall'astensione - alle elezioni primarie vince Renzi, i rapporti di forza all'interno del PD rimarranno gli stessi di adesso, almeno fino al prossimo congresso;
2) i voti alle primarie difficilmente si replicheranno nelle stesse proporzioni alle elezioni politiche;
3) la composizione parlamentare del PD, quindi, non ne sarà stravolta in senso liberista o paraliberista (ma per diversi aspetti esiste una sostanziale consonanza sugli obiettivi, differiscono in parte i mezzi per raggiungerli);
4) dunque, il programma del PD avrà in ogni caso una forte influenza della sua componente socialdemocratica;
5) a maggior ragione il programma di governo del centrosinistra, che sarà condizionato dagli altri partiti che ne faranno parte: SEL, PSI, probabilmente IDV e API e forse Radicali Italiani (questi ultimi due inclini al liberismo, ma molto esigui di numero); meno probabilmente (ma questo dipenderà dalla legge elettorale) l’UDC (Renzi ha definito Casini un Gattopardo).
Post collegato:
“Se il PD non avesse avuto forza attrattiva invincibile”
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2752582.html
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