Lettera alla professoressa Veronica De Romanis sulle sue notizie false su chi ha attuato l’austerità
Egr. Professoressa De Romanis,
“Per calmare la tensione sui mercati e ridurre lo spread - arrivato a oltre 500 punti base -, l’esecutivo guidato da Mario Monti dovette implementare dosi massicce di austerità.”
Osservo che anche Lei, come Suo marito e quasi tutti gli economisti italiani, più qualche premio Nobel, è vittima di quella che in un mio recente, modestissimo libro, che ho deciso di scrivere con fatica dopo nove anni di contrasto alla DISINFORMAZIONE generale su ciò che successe nella XVI legislatura (Governi Berlusconi e Monti), ho definito LA PRIMA PIU’ GRANDE BUFALA DEL XXI SECOLO. E non Le sembri esagerata questa definizione, dal momento che in Italia ha fatto 60 milioni di vittime, inclusi quasi tutti gli esperti e i docenti universitari. Per poi estendersi al mondo intero, includendo premi Nobel di Economia, Istituzioni importanti e i giornali più prestigiosi.
Traggo dal mio libro “LE TRE PIU’ GRANDI BUFALE DEL XXI SECOLO”, capitolo 1, le cui fonti sono state Il Sole 24 ore, la CGIA di Mestre, l’ISTAT e i dossier del Servizio Studi della Camera dei Deputati (o del Senato):
Riepilogo delle manovre correttive (importi cumulati da inizio legislatura):
- governo Berlusconi-Tremonti 266,3 mld (80,8%);
- governo Monti 63,2 mld (19,2%);
Totale 329,5 mld (100,0%).
Come può facilmente dedurre, detto sinteticamente in linguaggio calcistico, Berlusconi ha battuto Monti per 4 a 1 (ancor di più in termini di iniquità).
E, come risulta dalla tabella n. 3, il grosso si concentrò dal maggio 2010 (dopo la crisi del debito greco, secondo Romano Prodi gestita malissimo, per colpa soprattutto della Germania) al dicembre 2011.
Tabella n. 3 - Valori delle cinque manovre correttive varate dal 2010 al 2012
Governo Berlusconi: DL 78/2010, DL 98/2011 e DL 138/2011; Governo Monti: DL 201/2011 e DL 95/2012 (milioni di euro)
*Minori spese per 20.326 milioni nel triennio 2012-14 sono compensate da minori entrate per 19.680.
(Fonte: elaborazione mia su dati del Servizio Studi della Camera o del Senato)
In relazione al Suo blog, concernente le regole UE, osservo anche che, di fronte alla crisi scoppiata in UE nel 2008-09, la Commissione Europea inserì il pilota automatico (le regole a Lei tanto care e che il professor Romano Prodi definì stupide, privilegiando una razionale, sensata politica economica anticiclica: espansiva nelle congiunture negative, restrittiva in quelle positive) e implementato una politica economica prociclica e quindi recessiva, che ha aggravato e prolungato la crisi.
Per soprammercato, ha usato un doppio standard (come ha attestato la Corte dei Conti UE) e chiuso entrambi gli occhi verso alcuni Paesi (Francia, Spagna, ecc.), che hanno impunemente violato per ben 10 anni le predette regole a Lei tanto care. Ma non all'Italia, a causa dell’elevato debito pubblico, facendole perdere quasi 200 mld di Pil annui. Il che naturalmente ha peggiorato il rapporto debito/Pil.
Sulle politiche fiscali divergenti, questa tabella dell’EUROSTAT è più eloquente di tante parole:
Tabella n. 4 - EUROSTAT – Deficit/Pil
Sul debito pubblico, trattato ampiamente nel libro, mi limito ad una sola annotazione: includendo il debito pubblico «sotto il tappeto», il rapporto debito pubblico/Pil della Germania e dell’Olanda (2016) sale, rispettivamente, al 172% e al 173%, poco sotto quello dell’Italia, che si attesta al 180%.
Poi, con un ritardo di 6 anni rispetto alla FED e alla BoE, dopo un massacro economico e umano in buona parte dell’Eurozona, segnatamente quella meridionale, e per parare il rischio di implosione dell’Euro, ha cercato di ovviare la BCE, che aveva per anni violato il proprio statuto (art. 2), mediante una politica monetaria espansiva, che ovviamente non ha potuto molto, se non incidere sul livello dei tassi di interesse con la conseguente riduzione della spesa per interessi.
Grosse responsabilità, pertanto, si possono imputare all’oligarchia europea (Commissione, Consiglio e BCE) sulla gestione della crisi economica, sul fatto che in Italia (e non solo) essa si è trasformata in depressione economica e sull’applicazione delle regole stabilite dai Trattati e dalle norme complementari alle quali Lei tiene tanto e si preoccupa che siano osservate dall’Italia alla lettera, come in effetti succede (soltanto in Italia) dal 2008, con effetti severi sul benessere degli Italiani, in particolare dei poveri cristi, dipendenti molto più dei ricchi e dei benestanti come Lei dallo Stato, forse ignorando che la missione dell’Unione Europea – come è stabilito dal suo preambolo e dal fondamentale art. 3 (art. 2 statuto BCE) dei Trattati UE - sono una “crescita economica equilibrata”, la “piena occupazione” e il “progresso sociale”.
Per giunta, Lei – analogamente a quasi tutti gli economisti, di qualunque orientamento - ignora che a implementare il grosso delle manovre correttive ed a causare la recessione, costretto dalla Commissione e dalla BCE (v. la famosa, irrituale, abnorme lettera del 5.8.2011, con prescrizioni dettagliate in contropartita dell’acquisto di titoli di Stato per raffreddare lo spread, ma del tutto insufficienti), è stato il Governo Berlusconi, che ha dovuto varare in poco più di un anno manovre per ben 267 mld [rectius: 209 mld, ndr] cumulati per il triennio o quadriennio successivo (ma le misure strutturali vigono tuttora), e non Monti, che ne ha varato per “appena” 63 mld cumulati, non capendo appieno, quindi, né le responsabilità né i nessi causali.
Spero di esserLe stato utile.