Ecco una nuova esternazione dell’On. Damiano, citando sempre soltanto Monti, anche a sproposito (questa volta al posto della Fornero) e mai SACCONI, che è l'autore del cumulo oneroso dei contributi e del meccanismo automatico di innalzamento dell’età di pensionamento, che ha, tra l’altro, aggravato gli effetti dell’abolizione delle “quote” decisa dalla riforma Fornero.
“Tutti dimenticano volutamente il pesante salasso subito dalle pensioni in questi anni e trascurano il fatto che, attraverso le varie riforme, dal 2004 al 2050 verrà risparmiata una cifra iperbolica, pari a 900 miliardi di euro, che verrà sottratta alle pensioni al fine di tenere in equilibrio i conti pubblici”. Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera. Per fortuna, nonostante la pressione delle dottrine liberiste prevalenti in Europa, il Parlamento Italiano ha corretto alcune delle storture della Legge Monti con 8 salvaguardie degli esodati [anche con la riforma SACCONI ci furono migliaia di “esodati”, ndr], l'estensione di opzione donna, l'introduzione della flessibilità attraverso l'Ape sociale [la flessibilità è stata già introdotta dalla riforma Fornero, ndr], il ripristino del cumulo gratuito dei contributi [l’onerosità del cumulo, come sa benissimo l’On. Damiano, che l’ha prima avversata e poi per molti anni criticata severamente, fu decisa dalla riforma SACCONI, ndr], l'aumento della 14° mensilità per i pensionati più poveri [varata da Prodi-Damiano, ndr], e la diversificazione dell'innalzamento dell'età pensionabile in relazione alle attività usuranti e gravose [innalzamento deciso dalla riforma SACCONI, ndr]. Possiamo dire che fin qui, nel complesso, abbiamo salvaguardato circa 250.000 lavoratori” [nel contesto dell’articolo e nazionale, il termine “salvaguardato” è ingannevole, poiché nell’opinione comune è legato alla riforma Fornero, ndr].